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mercoledì 19 gennaio 2011

Madre ed artista. La creatività del caos.



Capita nei vari giri e rigiri sul web di imbattersi in bocconi golosissimi. All'inizio addento solo un pezzo "low fat" che poi infarcisco con panne e salse varie addentrandomi maggiormente nei dettagli. Una di queste esche appetitose sono stati tre scatti di una tal Julie Blackmon. Foto curatissime, senza sbavature, dettagli perfetti, caos ricreato ad arte ed una viva plasticità che racconta un immaginario privato ed una sceneggiatura visiva scritta a regola d'arte. La mia curiosità si è espansa nel momento in cui ho inteso che la signora Blakmon ha come soggetti principali i bambini, pargoli intenti a combinarne di ogni come sono soliti fare ogni giorno nelle loro scorribande ludiche. L'artista è americana, figlia nata e cresciuta in una famiglia piena zeppa di fratelli e sorelle diventa anche lei mamma di tre pupi, continua a coltivare la sua passione verso la fotografia e ad un certo punto la smette di cambiare solo i pannolini e pensa bene di riprendere in mano la camera per immortalare in scene fantastiche i suoi figli ed i suoi parenti.
Non sono fotografie interamente giocose o tenere, come vuole il buon cliché dei ritratti di bimbi, al contrario risultano essere surreali a volte esagerate e visionarie. Suscitano una certa tensione ed altrettanta riflessione, non a caso Julie Blakmon non vuole rappresentare solo la vita quotidiana, ma anche tutta una serie di bisogni e desideri in totale contrasto tra loro.
Scrive nel suo sito:

"Ho cercato di interpretare nelle mie opere lo stress, il caos ed il bisogno simultaneo di fuga e connessione.
Viviamo in una cultura nella quale ci troviamo ad essere nello stesso momento "bambino centrici" e "auto ossessionati". La lotta tra vivere il momento e fuggire verso un'altra realtà è così intensa che i due opposti sono impegnati in una continua battaglia verso il potere [...] Credo che si possano trovare momenti sacri in ogni giorno della nostra vita, ed è proprio nello scoprire questi momenti nel bel mezzo dello stress quotidiano che la mia vita come mamma riesce a viaggiare parallelamente a quella di artista, proprio laddove le dinamiche familiari rimangono invariate nonostante lo scorrere del tempo. Come madre e come artista sono certa che i momenti più significativi derivino dalla perfetta fusione tra fantasia e realtà: vedere il mito al di là del caos."




2 commenti:

Marta ha detto...

Ma pensa te! Ho "incontrato" Julie Blackmon qualche settimana fa (in un libro che stavo traducendo) e sono rimasta incantata dal suo lavoro e dalla sua vita. Veramente un'artista fantastica!

Justine ha detto...

Pazzesca vero?
il libro che stavi traducendo? Lo consigli?
un sorriso
ju

 

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